LA SORDITA' LEGATA AL MANTELLO BIANCO

 

I cani possono essere sordi per diversi motivi. Alcuni lo sono dalla nascita (o meglio lo divengono  dopo poche settimane di vita), altri perdono l’udito in tarda età. Non tutti i tipi di sordità sono ereditari: possono anche dipendere da infezioni o altre cause. Tra le sordità congenite (ce ne sono di diversi tipi), la più popolare è forse quella legata al mantello bianco o prevalentemente bianco.

Il legame tra sordità e colore del mantello è noto da tempo, tant’è che intorno a questa correlazione sono nate leggende e si sono diffuse molte inesattezze. Il colore bianco è spesso visto con sospetto e in molte razze è stato messo al bando perché considerato necessariamente legato alla sordità.

Ma i cani bianchi non sono tutti sordi, tant’è che nelle razze in cui il bianco è il solo colore ammesso, le percentuali di cani sordi sul totale sono addirittura inferiori a quelle riportate dalle razze che ammettono più colori.

Questo sostanzialmente perché, senza le approfondite conoscenze dei meccanismi genetici coinvolti, in molti casi ci si è concentrati sull’eliminazione dei geni responsabili del mantello bianco anziché sull’eliminazione del gene della sordità.

Eliminare il bianco, significa infatti in molti casi, eliminare la sordità. Ma non è strettamente necessario fare questo. E’ solo la strada (apparentemente) più veloce.

Anche in questo caso siamo infatti di fronte a un fenomeno provocato dall’interazione di geni diversi.

I geni della serie “S” sono responsabili della pezzatura del mantello. In particolare l’allele dominante (ma a penetranza incompleta)  S determina un mantello solido, senza macchie bianche; gli alleli recessivi sp e l’ “estremo” sw producono un mantello prevalentemente o totalmente bianco.

Alla serie “Df “ appartengono invece i geni responsabili della sordità congenita legata al bianco. L’allele dominante Df assicurerebbe un udito normale, mentre il recessivo df è il gene responsabile della sordità.

Il gene df sembra avere un comportamento ipostatico nei confronti di sw e in alcuni casi di sp. La sordità di cui stiamo parlando è infatti causata da problemi di pigmentazione degli organi interni dell’orecchio.

A essere fatale sarebbe appunto l’interazione tra la coppia dfdf e un mantello bianco  swsw o prevalentemente bianco, dato da combinazioni di e sp e sw.

Sono a rischio di sordità cioè tutti quei cani che non hanno pigmento nella zona intorno agli orecchi. I cani pezzati con corredo genetico dfdf possono presentare una sordità unilaterale, se per esempio hanno una macchia asimmetrica sulla testa e un solo orecchio bianco. In altri casi la sordità può essere non completamente invalidante, se vi sono macchie nelle zone di confine e il pigmento negli organi interni non è totalmente assente, ma comunque non sufficiente.

I cani con corredo genetico SS (cioè solidi), come pure i cani a pezzatura limitata (nelle varie combinazioni degli alleli S, sp irish spotting e sw) non sono mai sordi, nemmeno se a livello genetico possiedono la coppia dfdf.

Ovviamente questo discorso si può riferire esclusivamente alla sordità congenita legata al bianco, in quanto esistono cani sordi di tutti i colori, poiché la sordità può essere un  “sintomo” di diverse patologie.

Quindi i cani con orecchie pigmentate possono eventualmente essere sordi, ma la loro sordità non può essere in nessun caso attribuita al gene df.

 

Perché un cane sia sordo è necessario che si verifichino due condizioni (contemporaneamente!):

1)    l’assenza di pigmento (colorazione bianca) nell’area circostante l’orecchio

2)    la presenza della coppia di alleli dfdf

 

L’udito normale invece può dipendere da due motivi (alternativi):

–    innanzitutto l’assenza della coppia recessiva dfdf, causa primaria della patologia.

–    ma, in ogni caso, è sufficiente la presenza di pigmento nella zona che comprende gli organi che controllano l’udito. Una piccola macchia è più che sufficiente.

Queste considerazioni porterebbero a pensare la sordità sia quindi un evento tendenzialmente remoto. Sembra quasi necessaria una ricerca mirata per mettere insieme le combinazioni di alleli che permettono al cane di essere sordo. Purtroppo invece, in molte razze non è così. La convinzione radicata (a volte ancora oggi!) che la sordità fosse legata unicamente al colore bianco ha fatto sì che in molti casi si sia tentato di eliminare la tara esclusivamente avvalendosi dell’impiego di riproduttori molto pigmentati (ma magari geneticamente predisposti alla sordità).

In passato chi si è ritrovato con setter, pointer o bullterrier bianchi e sordi, spesso non ha trovato di meglio che accoppiarli con soggetti a grandi macchie pigmentate, ricercando soggetti con testa nera o fulva. Il successo nel breve (già in prima generazione), in questo modo, è assicurato.

Però, così facendo, non si fa altro che mettere in circolazione anche molti soggetti geneticamente dfdf, ovvero cani potenzialmente sordi, che genereranno cuccioli sordi ogni qual volta il gioco bizzarro del posizionamento delle macchie nei cani pezzati, faccia nascere cuccioli in cui le aree pigmentate non coincidono con la regione auricolare.

Paradossalmente, le razze di cani esclusivamente bianchi (maltesi, bichon, bolognesi, maremmano-abruzzesi, dogos ecc. ) pur non essendo del tutto esenti dalla patologia, in percentuale sono meno colpite rispetto alle razze dal mantello tipicamente pezzato.

Negli accoppiamenti tra cani bianchi, la sordità finisce per comportarsi come un normalissimo fattore recessivo. E come tale, difficile da eliminare completamente, perché i portatori possono trasmettere la tara per generazioni e generazioni allo stato latente. Ma sicuramente più facile da controllare e prevedere.

 

Negli accoppiamenti tra cani pezzati, invece,  non sappiamo mai se i cani con udito normale sono tali perché realmente perfetti o solamente per via del loro pigmento.

La varie ipotesi possono essere schematizzate solamente in base al fenotipo e in nessun caso si possono trarre conclusioni certe:

 

SORDO X SORDO

E’ logico aspettarsi una totalità di cuccioli sordi, ma non sempre è così. Una diversa disposizione delle macchie rispetto ai genitori (rimandiamo al numero in cui si è parlato della penetranza incompleta) potrebbe generare cuccioli con orecchi pigmentati e perciò con udito perfetto.

 

SORDO X UDENTE

Occorre verificare se il genitore che sente ha un genotipo DfDf, Dfdf oppure dfdf, ovvero se è geneticamente sano, portatore o se ha solo la fortuna di avere orecchi pigmentati.

In base a queste possibilità si hanno tre casistiche:

a)    tutti i cuccioli, anche quelli con orecchi bianchi,  sentono perfettamente(ma sono portatori del gene della sordità).

b)    solo i cuccioli con pigmento agli orecchi sentono, mentre quelli con orecchi bianchi saranno sordi per metà. Ovviamente tutti i cuccioli saranno comunque almeno portatori del gene della sordità df.

c)    Tutti i cuccioli saranno geneticamente sordi, ma solo quelli con orecchi bianchi manifesteranno il problema

 

UDENTE X UDENTE

Occorre verificare il genotipo di entrambi i genitori. Sia il padre che la madre potranno infatti essere DfDf, Dfdf oppure dfdf. Avremo perciò un’ampissima possibilità di risultati. Dall’ipotesi più ottimistica di una totalità di cuccioli sani indipendentemente dal colore del mantello, a quella più pessimistica della totalità di cuccioli geneticamente sordi che possono comunque sperare in una provvidenziale distribuzione delle macchie.

 

 

 

fonte: Denis Ferretti